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Telling Lies

Recensione - Telling LiesXbox One DigitalGame

Dopo il seminale Her Story, il designer britannico Sam Barlow è tornato ad offrirci con Telling Lies un coinvolgente "desktop thriller" nel quale dovremo scoprire una intrigante storia scavando nei filmati presenti su un PC. Dopo un debutto su iOS e PC il gioco è ora finalmente arrivato anche su console: ecco di cosa si tratta!

Il Gioco

Telling Lies inizia in maniera davvero atipica per un videogioco, e senza spiegarci nulla di ciò che dovremmo fare: all'avvio del gioco vediamo il filmato dal vivo di una donna che, scesa dalla sua auto, entra in un palazzo, sale le scale, entra nel proprio appartamento e si siede ad un tavolo. Accende un PC, inserisce le credenziali (e qui scopriamo il suo nome, Kate), dopo di che sul nostro schermo appare il desktop del computer, sul quale Kate apre la cartella di un disco esterno e, tramite un'applicazione chiamata "RETINA", inizia a fare una serie di ricerche su quello che sembra un vasto DB di registrazioni video, iniziando con la parola chiave "Amore" che le permette di trovare cinque filmati. Questa interfaccia, questo desktop (sul quale però vedremo costantemente il debole riflesso di Karen), diventerà il nostro campo di gioco per le prossime 5-6 ore, il tempo necessario più o meno a completare Telling Lies. Non sappiamo cosa dobbiamo fare né quale sia lo scopo da raggiungere, ma lo scopriremo indagando.

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Riproducendo i primi cinque filmati rintracciati da Karen scopriamo che si tratta delle registrazioni di video-chiamate fatte principalmente via smartphone da diverse persone, ma ogni registrazione mostra solo una delle due persone coinvolte senza presentare l'audio della persona dall'altra parte. Inoltre ogni registrazione inizia esattamente dal punto in cui la persona pronuncia la parola cercata, in questo caso "Amore", ma è possibile riavvolgere il nastro fino all'inizio della registrazione per vederla tutta. Si tratta in tutti i casi di registrazioni dal vivo, con persone in carne ed ossa, che parlano in inglese ma ben sottotitolate in italiano. I sottotitoli, peraltro, qui non servono solo a farci capire quello che dicono, infatti ci sono obbligatoriamente anche nella versione inglese del gioco: ogni parola dei sottotitoli può infatti essere utilizzata come "ipertesto" selezionabile dopo aver messo in pausa il video, per fare un'ulteriore ricerca proprio su quella parola.

MX Video - Telling Lies

Nei primi video che appaiono dopo la ricerca di Karen (ma perché ha cercato proprio "Amore", per prima cosa? Ci faremo un'idea anche di questo man mano che la nostra indagine va avanti), vediamo un uomo raccontare al suo interlocutore numerosi tratti della propria personalità e della sua storia. Gli spiega i suoi gusti, il suo passato, le sue passioni e così via. Lo fa in maniera molto tranquilla, quasi come fosse un colloquio di lavoro, prima di congedarsi dal suo interlocutore dicendo che deve arredare il suo appartamento. Passando ai video successivi troviamo sempre la stessa persona che sembra stia parlando con una persona cara, congedandosi alla fine dicendole "ti amo", e poi troviamo una bella donna bionda che sembra anche lei stia parlando con il suo amato. Il video successivo è molto più interessante: una donna in trasparenti abiti sexy, su un grande ed appariscente letto a due piazze, parla alla telecamera mostrando il proprio decolleté e stuzzicando l'interlocutore con discorsi piccanti. E' evidentemente una cam-girl, che sembra però avere un rapporto piuttosto intimo con l'interlocutore dall'altra parte, salutandolo con "arrivederci, mio principe". L'ultimo dei cinque video mostra ancora un'altra persona, una ragazza di colore, che cantando spegne le luci di un negozio di musica e si rivolge in maniera affettuosa e flirtante alla persona dall'altra parte dello schermo: sembra che tra i due ci sia una certa attrazione.

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Quattro persone, storie apparentemente diverse, ma cosa c'entrano l'una con l'altra? E qual è lo scopo di tutto ciò? Aprendo, sempre tramite il desktop del PC, alcuni documenti presenti nel drive esterno connesso da Karen, scopriamo che RETINA è un'applicazione dell'FBI utilizzata per indagare in grosse moli di video. Il sistema d'indagine è semplice: si inserisce una parola da cercare ed il software trova i primi cinque video che includono quella parola. Guardando i video possiamo notare nomi di luoghi, organizzazioni, persone o entità, come ad esempio il "principe" della cam-girl o anche frasi di più parole come come "mi manchi", "fidati di me", "ti odio" e così via, che faranno emergere ulteriori video tramite i quali, un po' alla volta, riusciremo a capire cosa stiamo guardando. Spesso cercando le parole giuste è possibile trovare il video corrispondente ad un altro, ossia quello dell'interlocutore che parla con la persona appena vista, così da poter ricostruire tutto il dialogo ed inoltre utilizzando un sistema di "segnalibri" possiamo taggare e mettere in ordine temporale i video trovati così da ricostruire una timeline dell'intera vicenda. Ovviamente rimane anche la possibilità di utilizzare il buon vecchio sistema della carta e penna, se volete appuntare frasi da ricercare successivamente o volete provare a fare una mappa delle persone coinvolte (che sono più delle sole quattro mostrate inizialmente) e dell'intera vicenda.

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Man mano che si inizia a "scavare" nelle tante registrazioni presenti inizia ad emergere uno scenario che si fa sempre più chiaro: non vi rivelerò ovviamente nulla perché il bello di questo gioco è proprio il piacere di scoprire tutto da soli "unendo i puntini" e creando una mappa mentale di tutta la vicenda, ma posso dirvi che il tutto ha luogo più o meno nell'arco di un anno e che scoprirete rapporti personali problematici, intrighi e tradimenti. Gli ingredienti perfetti per un bel thriller! Il gioco termina automaticamente quando il PC di Karen raggiungerà le 5 di mattina; il tempo in-game avanza in base ai video guardati e quando raggiungerete la fine vi sarà mostrato uno dei 3 finali possibili in base a quali storyline avrete approfondito maggiormente. Una volta finito il gioco c'è però sempre la possibilità di continuare ad indagare nei video sul PC per poter approfondire e scoprire il tutto. Alle 5-6 ore di gioco iniziali potrete così aggiungere ulteriori ore d'indagine.

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Amore

Piacere voyeuristico

- C'è un che di attraente ed incredibilmente coinvolgente nello scavare nelle vite di completi sconosciuti guardandone i video e scoprendo la loro storia di ricerca in ricerca: questo è senza dubbio l'elemento principale che vi terrà incollati a Telling Lies dall'inizio alla fine. Un gioco che ho iniziato con poca convinzione, pensando fosse un po' una banalità, ma che mi ha invece velocemente catturato portandomi a divorarlo in maniera quasi ossessiva.

Recitazione al top

- Tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del gioco presentano eccellenti doti recitative, mostrando stati d'animo spesso diversi e contrastanti anche nel corso della stessa scena e risultando assolutamente realistici e tridimensionali: tra questi vale la pena menzionare l'ottimo Logan Marshall-Green (visto anche in Spider-Man: Homecoming), la brava Alexandra Shipp (Tempesta in X-Men: Dark Phoenix) e la sensuale Angela Sarafyan, vista anche in Westworld nel ruolo di una prostituta. E' davvero un piacere vedere questi attori prodursi in ottime recitazioni!

Storia avvincente

- Ovviamente quanto detto finora non avrebbe molto senso se la trama generale che andiamo a scoprire un po' alla volta non fosse convincente e soprattutto avvincente, e fortunatamente Telling Lies fa un ottimo lavoro anche da questo punto di vista. Anche se c'è una trama portante che tocca temi importanti, la storia riguarda molto le relazioni personali, l'amore e la fiducia tra le persone ed una volta arrivati alla vicenda vi interesserà probabilmente sapere di più come sono andati i rapporti tra le persone coinvolte piuttosto che sapere com'è finita la storia principale. Ed alla fine del gioco vi ritroverete a tornare su quel PC, a scavare ancora tra i video, per approfondire maggiormente i rapporti tra i vari protagonisti. Se non è avvincente questo, nulla lo è!

La protagonista silenziosa

- In tutto questo sarebbe facile dimenticarsi del primo personaggio conosciuto nel gioco, ossia il nostro alter-ego, Kate, perché una volta che siamo davanti al PC vediamo solo le storie di altri personaggi; invece quel volpone di Sam Barlow è riuscito a mantenere sempre presente anche lei, non solo tramite il riflesso sullo schermo del PC nel quale la vediamo muoversi ed anche aprire la bocca stupita in video particolarmente rivelatori, ma di tanto in tanto la vediamo anche interagire col suo gatto ed il suo fidanzato mentre divora ossessivamente tutti i filmati. Un bel tocco di classe.

Odio

Distonia tecnologica

- L'unica critica che potrei muovere a Telling Lies sta in una certa dissonanza tra le tecnologie utilizzate. Il gioco è ambientato ai giorni nostri, i protagonisti usano i loro smartphone per videochiamarsi e per registrare il mondo intorno a loro, eppure il software di ricerca dell'FBI è in grado di trovare i video solo per parola chiave e solo un massimo di cinque, non permette di filtrare per data (ad esempio basterebbe cercare tutti i video di un certo giorno per trovare le registrazioni collegate tra loro), e soprattutto mandare avanti e riavvolgere un video avviene come se stessimo usando un vecchio videoregistratore, con una procedura lenta senza la possibilità di saltare istantaneamente all'inizio di un filmato. Appare ovvio che siano tutte limitazioni dettate da necessità di game design, ma comunque stridono un po' nel contesto generale.

Tiriamo le somme

Telling Lies è un gioco atipico ed assolutamente sorprendente, che se amate le storie thriller e le intricate relazioni personali dovreste assolutamente provare. Scavando tra le decine e centinaia di video presenti verrete immersi in un mondo intimo ma molto complesso, fatto di falsità, tradimenti, amore sincero e debolezze umane che vi trascinerà con sé fino alla fine, lasciandovi con un senso d'angoscia e la volontà di saperne ancora di più su quelle persone che fino a qualche ora prima erano completi sconosciuti e che sono invece riuscite, un filmato alla volta, ad entrarvi sotto la pelle.
9.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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